DONNE DAL MONDO UNITE PER I DIRITTI, CONTRO IL RAZZISMO E PER LA PACE
Fu Clara Zetkin che nell’agosto del 1910 propose al II Congresso Internazionale delle donne Socialiste di nominare l’8 Marzo, giornata internazionale delle donne.
Le donne, alcuni diritti li hanno conquistato come frutto di grande lotte,per esempio il voto, l’istruzione, la legalizzazione dell’aborto, il divorzio. Celebriamo i 100 anni del diritto di voto per le
donne nel Regno Unito, il 6 febbraio.
Però nonostante questo, la grande maggioranza delle donne oggi si trova in una situazione di grande
povertà, discriminazione salariale, lavorativa e sociale, e nel peggiore dei casi senza i più elementari
diritti come il lavoro, sanità, educazione, casa, e cibo.
Oggi le donne vengono doppiamente sfruttate, nel lavoro, nelle faccende domestiche, e sono vittime
costanti del maschilismo patriarcale, della violenza fisica e psicologica dentro e fuori delle mure
domestiche, alle donne viene anche imposta la cura dei figli e degli anziani. La mancanza di lavoro,
la precarietà, i tagli alla spesa pubblica hanno peggiorato le cose. Tutta questa violenza colpisce
tutte le donne, arrivando nei casi più estremi anche al femminicidio.
La destra più xenofoba e fascista in questa campagna elettorale utilizza gli immigrati per
guadagnare voti, criminalizandoli, cercando di dare la colpa della crisi che affronta il paese alla
presenza immigrata. Colpevolizzando alle persone immigrate si fomenta cosi una guerra fra i poveri
nascondendo che la crisi è strutturale a questo sistema, che è frutto della politica neoliberista
implementata da tutti questi governi. Prodotto di tutta questa campagna violenta di odio razziale è
stato l’episodio a Macerata dove un militante fascista ha sparato a sei immigrati ferendoli anche in
modo grave, giustificando questa strage dietro al pretesto della la morte di una ragazza uccisa e
criminalizzando così tutti gli immigrati .
Le guerre messe in atto dalle potenze imperialiste nei paesi come la Siria, Libia, Iraq, in nome della
democrazia e la libertà (come stanno cercando di fare anche contro il Venezuela), invece sono
aggressioni belliche fatte per garantirsi rifornimento di materie prime e per il controllo strategico
delle zone. In queste scontri armati le vittime sono soprattutto donne, bambini e anziani. Migliaia di
disperati fuggono e trovano la morte nei mari cercando di arrivare alle coste italiane o di altri paesi
dell’ Europa, esseri umani che quando arrivano vengono subito presi a lavorare nei campi nella
raccolta della frutta e verdura, sfruttati, sottopagati, vivendo in condizione disumane. Ricordiamo a
Becky Moses a chi venne negata la sua condizione di rifugiata, e che da due mesi lavorava a
Rosarno, morta nel rogo della sua baracca, cercando di scaldarsi insieme ai suoi colleghi di lavoro.
E cosi tanti altri casi che vedono come prime vittime le donne.
Questa situazione finirà soltanto quando i lavoratori italiani e immigrati vedano nell'unità e
nell’organizzazione la sua vera forza, creando il vero motore per conquistare pieni diritti, per
confrontarsi al capitalismo, per opporsi alle guerre ingiuste, e alla violenza sulle donne. Soltanto
così potremmo dire che ci sarà un’alternativa a questo sistema capitalista.
VIVA L’UNITA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE DONNE DI TUTTO IL MONDO
Organizzano: JVP( Fronte di liberazione del popolo dello Sri-Lanka), UMANGAT(Comunita
Filippina), Patria Socialista, Potere al Popolo, Casa del popolo di Tor Pignattara di Rifondazione
Comunista, Comitato Immigrati Roma,Associazione di amicizia Italo-Cuba,Associazione
JEXAVIS. Associazione MISIL,Associazione Carita de Dios, Comitato di amicizia Italo-Filippino.
Associazione MFAM.
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